lunedì 20 ottobre 2008

Ai margini del Caos: fenomeni di autorganizzazione in scienza, arte e umanesimo




LABORATORIO DI RICERCA EDUCATIVA - Dipartimento di Chimica Università di Firenze -

Firenze 20, 21 Novembre 2008 - Palazzo Strozzi, Sede Vieusseux, Sala Ferri

FINALITA’
L' autorganizzazione, intesa come modello di sviluppo attraverso il quale sistemi complessi formati da molteplici elementi interagiscono efficacemente tra loro, ha stimolato molti settori di ricerca, tra cui la biologia, le neuroscienze e la cibernetica le bio – e nano-tecnologie. L’impatto dell’ autorganizzazione si è progressivamente diffuso non soltanto nei settori scientifici ma anche nelle scienze sociali, nei linguaggi della comunicazione, nell’arte e nella cultura. Gli artisti, per esempio, hanno tradotto in emozioni e rappresentato in modo intuitivo il concetto di autorganizzazione riuscendo a mettere in evidenza una nuova espressivita’ di indole transdisciplinare. Innovazione e creatività nascono da salti di paradigma piuttosto che dal perpetuarsi di antiquati modelli cognitivi. Il meeting, attraverso testimonianze di esperti, artisti e scienziati, intende focalizzare l’attenzione su sistemi auto-organizzati di diverso tipo e sulla possibilità di replicare tali modelli in contesti di carattere economico e sociale innovativi. La finalità del meeting è quella di offrire non solo uno spaccato di nuove esperienze e di diversi approcci cognitivi , ma anche di stimolare nuove applicazioni tecnologiche su cui costruire iniziative imprenditoriali, concentrandosi sulle opportunità offerte dall’Unione Europea per traslare il concetto di autorganizzazione nei settori chiave della ricerca e sviluppo. A tale scopo durante il Meeting saranno a disposizione dei partecipanti, esperti per valutare la sostenibilità di idee progetto innovative in relazione alle opportunità di finanziamento esistenti.

lunedì 13 ottobre 2008

Turning Flat Tower



torre ecosostenibile mixed use
Ubicazione: Dubai EAU
progetto: Arch. Claudio Catalano http://www.claudiocatalano.com/



La turnig flat tower vuole essere la risposta organica al crescente utilizzo di energie rinnovabili in architettura e in special modo nelle costruzioni alte mirando all’integrazione della costruzione con la realtà climatica energetica del luogo .
Una costruzione organica concepita secondo principi di sviluppo dato dall’interazione con l’energia e del suo sfruttamento.
Forma, struttura ed energia sono le tre variabili che sono alla base del concept.
La costruzione si sviluppa verticalmente e dinamicamente come una pianta che assume la sua forma dagli elementi esterni con i quali interagisce.
La torre ha un’altezza complessiva di 361 mt. e n.73 piani dedicati ad hotel ristoranti, sale conferenze e uffici per una area complessiva di 84.400 mq.

Il rivestimento e le partiture interne sono state pensate come un intricato sistema circolatorio che permette il raffrescamento dell’aria e all’esterno tale sistema formato da sifoni solari consente la ventilazione naturale dei vari piani, il sistema di ventilazione conferisce alla torre la sua caratteristica snellezza.
La rotazione di 90° secondo l’asse verticale conferisce maggior dinamicità all’insieme e ottimizza la ventilazione naturale mentre al nucleo portante centrale sono ancorati i solai e a questi il sistema di facciata e il sistema circolatorio interno, per gli elementi di faccia opachi sarà usato alluminio con integrazione di impianto fotovoltaico che sarà adottato anche per le aree trasparenti curtain wall. Il sistema di raffrescamento naturale e il sistema fotovoltaico integrato garantiscono l’autosufficienza energetica della torre. La turning flat introduce il concetto di progettazione sonora legato alla concezione di tipologia a torre: essa è conformata in modo tale che le sue pareti con l’impatto del vento e dei flussi di aria ascensionali producono armoniche in modo tale da creare un ambiente sonoro solo appena percepibile ma che contribuisce a legare la torre con il luogo in cui nasce; il design acustico diviene parte integrante del concept architettonico con l’auspicio che intere città possano dare la dovuta attenzione al loro ambiente e carattere sonoro eliminando ill rumore indistinto che contraddistingue l’attuale inquinamento acustico

mercoledì 1 ottobre 2008

What tHe BLeeP Do wE (k)now?